
Ricercare una singola figura tra coloro che hanno usufruito dei benefici della valvola cardiaca artificiale diventa troppo riduttivo.
Come già citato nei precedenti post,l'utilizzo di tale strumento riguarda la gente comune con le piu' disparate età.Infatti,le valvupatie colpiscono sia giovani sia anziani.Nella maggior parte della popolazione compresa tra i 60 e 70 anni,i problemi inerenti alla disfunzione valvolare vengono trattati con l'utilizzo di valvole biologiche perchè la durata della vita è minore rispetto ai pazienti di giovane età e perciò,la durata di esse risulta sufficiente e non richiede una seconda sostituzione.
Invece,sono i giovani a giovare dell'alta tecnologia derivante dall'innesto delle valvole cardiache artificiali:infatti,data l'aspettativa di vita piu' elevata l'utilizzo di uno strumento artificiale permette una durata pressochè illimitata poichè esse,nella maggior parte dei casi,dovrebbero funzionare fino alla fine della vita dell'individuo.Ovviamente,i pazienti non sono esenti da eventuali rischi derivanti da tali operazioni:si possono presentare problemi legati al deterioramento strutturale o trombosi ed emorragie che devono essere trattate con molta cura e attenzione da parte del medico curante.
Le tecnologie moderne hanno portato alla diffusione di queste tecniche su vasta scala.Gli utilizzatori,oltre ad avere diverse età,presentano anche origini diverse.Grazie alla globalizzazione e alla riduzioni dei costi legati agli interventi medici,in alcuni casi anche attraverso i contributi statali,si è resa l'operazione non piu' appannaggio di pochi,ma ciò ha permesso lo sviluppo in tutto il mondo.